Swarovski EL 8.5×42 W B
Introduzione
Esattamente quattro anni fa, a gennaio del 2017, ho pensato che l’unico modo per evitare di continuare a desiderare un binocolo migliore fosse comprare quello che, all’epoca, era considerato il migliore in assoluto. Evidentemente mi sbagliavo, perché la voglia di provare nuovi strumenti è rimasta intatta, ma di certo non ho rimpianto la scelta.
Nelle mie recensioni ho utilizzato molte volte lo Swarovski EL 8.5×42 W B come termine di paragone: è arrivato finalmente il momento di farne la recensione.
Si tratta di uno dei binocoli migliori, più costosi e più conosciuti del mondo, anche se da pochi mesi non è più il top gamma della Swarovski. Il suo posto è stato preso dal modello NL Pure, che costa ancora di più ma promette prestazioni perfino superiori, in particolare per quanto riguarda il campo inquadrato.
Nonostante l’introduzione del nuovo modello, lo Swarovski EL 8.5×42 W B non è stato abbandonato: ha subito una riduzione di prezzo, ma è ancora nel catalogo e ciò significa che questo potrebbe essere un ottimo momento per comprarlo.
Costruzione
I pochi punti deboli dello Swarovski EL 8.5×42 W B sono da ricercare per lo più nelle sue caratteristiche costruttive.
Innanzitutto è un binocolo ingombrante. Non dico che non lo si possa utilizzare comodamente, ma è parecchio più grande, ad esempio, del mio Olympus EXWP I 10×42.
La qualità ottica si ottiene con un maggior numero di lenti, perciò si tratta di un problema quasi inevitabile per un top di gamma.
In questo caso tuttavia, come purtroppo avviene spesso, la custodia non aiuta, ma anzi, contribuisce a rendere il binocolo ancora più voluminoso.
A seconda dell’utilizzo che vorrete fare del binocolo può trattarsi di una circostanza rilevante oppure no, ma è comunque bene averla presente.
Nelle mie escursioni in montagna, così come nei viaggi, porto sempre un binocolo per l’eventualità che ci sia qualcosa che meriti un’osservazione attenta.
Lo Swarovski EL 8.5×42 W B, però, occupa gran parte dello zaino, costringendomi a scegliere tra portare lui oppure una felpa: la conseguenza è che il più delle volte finisco per decidere di tenere la felpa e portare un binocolo più piccolo.
E parafrasando quanto si dice per le macchine fotografiche: “il miglior binocolo è quello che hai con te”.
Inoltre, in maniera davvero ingiustificabile per un prodotto di questa fascia di prezzo, la custodia – già abbastanza voluminosa – è condivisa con il modello più grande. Pertanto l’ingombro complessivo è quello di un (grande) binocolo da 50 mm.
Davvero non capisco come sia possibile che binocoli da 200€ abbiano una custodia “dedicata” e un binocolo da 2000€ no.
Naturalmente ci sono altri tipi di utilizzo in cui l’ingombro non è fondamentale, come i casi di osservazione statica (compresa quella astronomica), o quelli nei quali si è sicuri di aver bisogno di un binocolo e si preferisce portare quello più performante (anche se devo dire che la felpa conserva sempre la sua utilità!).
Le foto che seguono servono a rendere evidente la differenza di ingombro che c’è tra l’Olympus EXWP I 10×42 e lo Swarovski EL 8.5×42 W B, con e senza custodia.
Infatti, sebbene il secondo sia abbastanza più grande del primo, la differenza diventa davvero notevole soltanto quando si considerano anche le custodie.
Durante il trasporto lo Swarovski EL 8.5×42 W B occupa praticamente il doppio del volume dell’Olympus EXWP I 10×42. Questa è la ragione principale per cui, in un paio di occasioni, ho preferito viaggiare con l’Olympus piuttosto che con lo Swarovski (l’altra riguarda la mia credo comprensibile ansia all’idea di viaggiare con un binocolo da 2000€).
Il corpo dello Swarovski EL 8.5×42 W B è gommato con un rivestimento perfettamente aderente, di un bel colore verde e decisamente antiscivolo. I tappi coprioculari sono fissati in maniera molto elegante direttamente ai tubi ottici, ma essendo interamente in gomma, ho il sospetto che siano destinati a rompersi nel punto in cui la gomma si piega. Si tratta di un aspetto che avevo evidenziato nella mia recensione dello Steiner Nighthunter 8×56 che, da questo punto di vista, ha invece adottato una soluzione ottimale. Inoltre, dal momento che si incastrano molto saldamente e che per sfilarli bisogna tirarli dal sottile bordo di gomma, ogni volta che uso il binocolo mi aspetto di ritrovarmene in mano un pezzetto. A giudicare dalle foto che ho visto mi pare che lo stesso sistema sia utilizzato anche per il nuovo modello NL Pure.
La ghiera di messa a fuoco è molto semplice e plasticosa e, a mio modesto avviso, oppone troppa poca resistenza in fase di rotazione.
Mi piace invece la soluzione impiegata per la tracolla: la scelta di fissarla su dei perni rotanti evita che si attorcigli e risulta molto pratica. La stessa tracolla è rivestita in gomma e imbottita in modo da risultare estremamente confortevole.
Qualità ottiche
Immense. Le mie critiche riguardano per lo più gli aspetti costruttivi e la trasportabilità, perché dal punto di vista della qualità ottica questo binocolo ha davvero tutto. D’altra parte costa anche moltissimo, quindi la qualità non è regalata. E tuttavia, ogni volta che lo prendo in mano per confrontarlo con un binocolo che “mi sembra buono quasi quanto lo Swarovski”, scopro sempre che mi sbagliavo e che in realtà non c’è paragone. Mi piacerebbe molto poterlo mettere alla prova contro uno dei top di gamma della concorrenza.
Aberrazione cromatica
Penso che l’aberrazione cromatica sia il principale difetto ottico dello Swarovski EL 8.5×42 W B.
È moderatamente visibile appena ci si allontana dal centro dell’immagine, sebbene non diventi mai troppo pronunciata.
Il Kowa BD 8×32 Prominar XD risulta leggermente superiore, il che è incredibile se si considera la differenza di prezzo.
Di notte, portando una luce al bordo dell’immagine, si nota un evidente profilo violetto, ma in generale niente di disturbante.
Nitidezza
Il campo inquadrato dallo Swarovski EL 8.5×42 W B (peraltro molto grande!) è spianato e l’immagine è perfettamente nitida quasi fino al bordo. Rimane una minima curvatura di campo all’estremità, ma un qualsiasi dettaglio che sia a fuoco al centro dell’inquadratura sarà quasi perfettamente a fuoco anche al bordo. Di giorno questa nitidezza perfetta risulta piacevole ma può non sembrare fondamentale, ma di notte, nell’impiego astronomico, si tratta di un valore aggiunto che rende l’osservazione semplicemente meravigliosa. È facile perdere la nozione del tempo mentre si osserva la via lattea con lo Swarovski EL 8.5×42 W B. Formazioni di grandi dimensioni, come le Iadi, risultano visibili nella loro interezza e nessuna deformazione o aberrazione distoglie l’attenzione dalla scena.
Astigmatismo
Le stelle sono quasi perfettamente puntiformi e, in ogni caso, non ho ancora mai visto risultati migliori.
Coma
La coma si manifesta a partire più o meno da metà del campo inquadrato ma è presente in minima misura e, soprattutto, la situazione peggiora davvero di poco spostandosi verso il bordo. Si tratta, subito dopo l’aberrazione cromatica, di uno dei difetti più evidenti dello Swarovski EL 8.5×42 W B, ma parliamo comunque di criticità che non distraggono dall’osservazione.
Tinta
L’immagine appare sostanzialmente neutra, i colori sono saturi e le stelle risaltano nel modo dovuto. Anche Marte appare di un rosso convincente.
Riflessi e luci parassite
L’ottimo trattamento dei prismi fa sì che inquadrare un lampione distante anche solo una decina di metri non produca alcuno spike evidente, a differenza di quanto normalmente avviene con gli altri binocoli che impiegano prismi a tetto. Spostando il lampione da un lato dell’immagine si formano dei riflessi sul lato opposto, molto visibili sebbene non troppo fastidiosi. Parliamo comunque di una situazione limite, perché non mi vengono in mente validi motivi per inquadrare una fonte di luce così vicina e potente di notte.
Se il lampione è appena fuori del campo inquadrato, invece, rischiara il lato opposto dell’immagine. A parte queste circostanze, però, lo Swarovski EL 8.5×42 W B non esibisce particolari problemi con le luci né all’interno né all’esterno dell’inquadratura.
Distorsione
La distorsione è corretta quasi interamente.
Conclusioni
Anche dopo la recente riduzione di prezzo, lo Swarovski EL 8.5×42 W B costa ancora poco meno di duemila euro.
Sarebbe irragionevole pensare che un (ormai quasi) top di gamma possa avere lo stesso rapporto qualità/prezzo di un prodotto di fascia media, dal momento che il suo scopo è offrire la massima qualità senza badare a spese.
Eppure una simile cifra deve essere giustificata sul campo se si pensa a ciò che è possibile ottenere già con binocoli da 400 euro.
A mio avviso, l’esame è superato: lo Swarovski EL 8.5×42 W B è un binocolo incredibile. Dal punto di vista ottico è praticamente perfetto, il che spiega il motivo per cui sia tra i binocoli più desiderati e celebrati del mondo. Ha dei difetti, ma nessuno è davvero grave. La sua qualità costruttiva (custodia compresa), sebbene molto buona in senso assoluto, non è pari a quella ottica e costituisce l’ambito con i più ampi margini di miglioramento, ma ciò non basta per modificare il giudizio complessivo che rimane comunque eccellente.
Swarovski EL 8.5×42 W B
Introduzione
Esattamente quattro anni fa, a gennaio del 2017, ho pensato che l’unico modo per evitare di continuare a desiderare un binocolo migliore fosse comprare quello che, all’epoca, era considerato il migliore in assoluto. Evidentemente mi sbagliavo, perché la voglia di provare nuovi strumenti è rimasta intatta, ma di certo non ho rimpianto la scelta.
Nelle mie recensioni ho utilizzato molte volte lo Swarovski EL 8.5×42 W B come termine di paragone: è arrivato finalmente il momento di farne la recensione.
Si tratta di uno dei binocoli migliori, più costosi e più conosciuti del mondo, anche se da pochi mesi non è più il top gamma della Swarovski. Il suo posto è stato preso dal modello NL Pure, che costa ancora di più ma promette prestazioni perfino superiori, in particolare per quanto riguarda il campo inquadrato.
Nonostante l’introduzione del nuovo modello, lo Swarovski EL 8.5×42 W B non è stato abbandonato: ha subito una riduzione di prezzo, ma è ancora nel catalogo e ciò significa che questo potrebbe essere un ottimo momento per comprarlo.
Costruzione
I pochi punti deboli dello Swarovski EL 8.5×42 W B sono da ricercare per lo più nelle sue caratteristiche costruttive.
Innanzitutto è un binocolo ingombrante. Non dico che non lo si possa utilizzare comodamente, ma è parecchio più grande, ad esempio, del mio Olympus EXWP I 10×42.
La qualità ottica si ottiene con un maggior numero di lenti, perciò si tratta di un problema quasi inevitabile per un top di gamma.
In questo caso tuttavia, come purtroppo avviene spesso, la custodia non aiuta, ma anzi, contribuisce a rendere il binocolo ancora più voluminoso.
A seconda dell’utilizzo che vorrete fare del binocolo può trattarsi di una circostanza rilevante oppure no, ma è comunque bene averla presente.
Nelle mie escursioni in montagna, così come nei viaggi, porto sempre un binocolo per l’eventualità che ci sia qualcosa che meriti un’osservazione attenta.
Lo Swarovski EL 8.5×42 W B, però, occupa gran parte dello zaino, costringendomi a scegliere tra portare lui oppure una felpa: la conseguenza è che il più delle volte finisco per decidere di tenere la felpa e portare un binocolo più piccolo.
E parafrasando quanto si dice per le macchine fotografiche: “il miglior binocolo è quello che hai con te”.
Inoltre, in maniera davvero ingiustificabile per un prodotto di questa fascia di prezzo, la custodia – già abbastanza voluminosa – è condivisa con il modello più grande. Pertanto l’ingombro complessivo è quello di un (grande) binocolo da 50 mm.
Davvero non capisco come sia possibile che binocoli da 200€ abbiano una custodia “dedicata” e un binocolo da 2000€ no.
Naturalmente ci sono altri tipi di utilizzo in cui l’ingombro non è fondamentale, come i casi di osservazione statica (compresa quella astronomica), o quelli nei quali si è sicuri di aver bisogno di un binocolo e si preferisce portare quello più performante (anche se devo dire che la felpa conserva sempre la sua utilità!).
Le foto che seguono servono a rendere evidente la differenza di ingombro che c’è tra l’Olympus EXWP I 10×42 e lo Swarovski EL 8.5×42 W B, con e senza custodia.
Infatti, sebbene il secondo sia abbastanza più grande del primo, la differenza diventa davvero notevole soltanto quando si considerano anche le custodie.
Durante il trasporto lo Swarovski EL 8.5×42 W B occupa praticamente il doppio del volume dell’Olympus EXWP I 10×42. Questa è la ragione principale per cui, in un paio di occasioni, ho preferito viaggiare con l’Olympus piuttosto che con lo Swarovski (l’altra riguarda la mia credo comprensibile ansia all’idea di viaggiare con un binocolo da 2000€).
Il corpo dello Swarovski EL 8.5×42 W B è gommato con un rivestimento perfettamente aderente, di un bel colore verde e decisamente antiscivolo. I tappi coprioculari sono fissati in maniera molto elegante direttamente ai tubi ottici, ma essendo interamente in gomma, ho il sospetto che siano destinati a rompersi nel punto in cui la gomma si piega. Si tratta di un aspetto che avevo evidenziato nella mia recensione dello Steiner Nighthunter 8×56 che, da questo punto di vista, ha invece adottato una soluzione ottimale. Inoltre, dal momento che si incastrano molto saldamente e che per sfilarli bisogna tirarli dal sottile bordo di gomma, ogni volta che uso il binocolo mi aspetto di ritrovarmene in mano un pezzetto. A giudicare dalle foto che ho visto mi pare che lo stesso sistema sia utilizzato anche per il nuovo modello NL Pure.
La ghiera di messa a fuoco è molto semplice e plasticosa e, a mio modesto avviso, oppone troppa poca resistenza in fase di rotazione.
Mi piace invece la soluzione impiegata per la tracolla: la scelta di fissarla su dei perni rotanti evita che si attorcigli e risulta molto pratica. La stessa tracolla è rivestita in gomma e imbottita in modo da risultare estremamente confortevole.
Qualità ottiche
Immense. Le mie critiche riguardano per lo più gli aspetti costruttivi e la trasportabilità, perché dal punto di vista della qualità ottica questo binocolo ha davvero tutto. D’altra parte costa anche moltissimo, quindi la qualità non è regalata. E tuttavia, ogni volta che lo prendo in mano per confrontarlo con un binocolo che “mi sembra buono quasi quanto lo Swarovski”, scopro sempre che mi sbagliavo e che in realtà non c’è paragone. Mi piacerebbe molto poterlo mettere alla prova contro uno dei top di gamma della concorrenza.
Aberrazione cromatica
Penso che l’aberrazione cromatica sia il principale difetto ottico dello Swarovski EL 8.5×42 W B.
È moderatamente visibile appena ci si allontana dal centro dell’immagine, sebbene non diventi mai troppo pronunciata.
Il Kowa BD 8×32 Prominar XD risulta leggermente superiore, il che è incredibile se si considera la differenza di prezzo.
Di notte, portando una luce al bordo dell’immagine, si nota un evidente profilo violetto, ma in generale niente di disturbante.
Nitidezza
Il campo inquadrato dallo Swarovski EL 8.5×42 W B (peraltro molto grande!) è spianato e l’immagine è perfettamente nitida quasi fino al bordo. Rimane una minima curvatura di campo all’estremità, ma un qualsiasi dettaglio che sia a fuoco al centro dell’inquadratura sarà quasi perfettamente a fuoco anche al bordo. Di giorno questa nitidezza perfetta risulta piacevole ma può non sembrare fondamentale, ma di notte, nell’impiego astronomico, si tratta di un valore aggiunto che rende l’osservazione semplicemente meravigliosa. È facile perdere la nozione del tempo mentre si osserva la via lattea con lo Swarovski EL 8.5×42 W B. Formazioni di grandi dimensioni, come le Iadi, risultano visibili nella loro interezza e nessuna deformazione o aberrazione distoglie l’attenzione dalla scena.
Astigmatismo
Le stelle sono quasi perfettamente puntiformi e, in ogni caso, non ho ancora mai visto risultati migliori.
Coma
La coma si manifesta a partire più o meno da metà del campo inquadrato ma è presente in minima misura e, soprattutto, la situazione peggiora davvero di poco spostandosi verso il bordo. Si tratta, subito dopo l’aberrazione cromatica, di uno dei difetti più evidenti dello Swarovski EL 8.5×42 W B, ma parliamo comunque di criticità che non distraggono dall’osservazione.
Tinta
L’immagine appare sostanzialmente neutra, i colori sono saturi e le stelle risaltano nel modo dovuto. Anche Marte appare di un rosso convincente.
Riflessi e luci parassite
L’ottimo trattamento dei prismi fa sì che inquadrare un lampione distante anche solo una decina di metri non produca alcuno spike evidente, a differenza di quanto normalmente avviene con gli altri binocoli che impiegano prismi a tetto. Spostando il lampione da un lato dell’immagine si formano dei riflessi sul lato opposto, molto visibili sebbene non troppo fastidiosi. Parliamo comunque di una situazione limite, perché non mi vengono in mente validi motivi per inquadrare una fonte di luce così vicina e potente di notte.
Se il lampione è appena fuori del campo inquadrato, invece, rischiara il lato opposto dell’immagine. A parte queste circostanze, però, lo Swarovski EL 8.5×42 W B non esibisce particolari problemi con le luci né all’interno né all’esterno dell’inquadratura.
Distorsione
La distorsione è corretta quasi interamente.
Conclusioni
Anche dopo la recente riduzione di prezzo, lo Swarovski EL 8.5×42 W B costa ancora poco meno di duemila euro.
Sarebbe irragionevole pensare che un (ormai quasi) top di gamma possa avere lo stesso rapporto qualità/prezzo di un prodotto di fascia media, dal momento che il suo scopo è offrire la massima qualità senza badare a spese.
Eppure una simile cifra deve essere giustificata sul campo se si pensa a ciò che è possibile ottenere già con binocoli da 400 euro.
A mio avviso, l’esame è superato: lo Swarovski EL 8.5×42 W B è un binocolo incredibile. Dal punto di vista ottico è praticamente perfetto, il che spiega il motivo per cui sia tra i binocoli più desiderati e celebrati del mondo. Ha dei difetti, ma nessuno è davvero grave. La sua qualità costruttiva (custodia compresa), sebbene molto buona in senso assoluto, non è pari a quella ottica e costituisce l’ambito con i più ampi margini di miglioramento, ma ciò non basta per modificare il giudizio complessivo che rimane comunque eccellente.